Una semplice volontà spinge i due fratelli: quella di elaborare le cuvée parcellari secondo una ricerca meticolosa e di giocare sulla maturità delle uve rispettando e restando fedeli a quelle varietà che sono le più tradizionali di questi terroir: Pinot Blanc, Chardonnay e Pinot Noir. Un particolare interesse è anche dato alla conservazione della biodiversità e dei paesaggi: l'area, già classificata ad "Alto valore ambientale" dal 2013, è stata poi certificata "Viticoltura sostenibile nello Champagne" nel settembre 2014, secondo quello che è il credo di Simon e Marie, ovvero “non sfruttiamo la vite, viviamo con essa”.