Attualità News Primo piano

Sfide climatiche in Champagne: Vendemmia 2024 a rischio?

La Champagne sta affrontando una delle peggiori stagioni degli ultimi decenni. Le prime settimane di maggio 2024 sono state caratterizzate da un susseguirsi di eventi climatici estremi che hanno messo a dura prova i viticoltori. Dopo le gelate di aprile, che avevano già inflitto danni significativi, abbondanti grandinate hanno colpito duramente la regione, devastando centinaia di ettari di vigneti. La situazione è resa ancora più critica dalla rapida diffusione di fitopatie, come la peronospora, favorita dall'alternanza di piogge e giornate soleggiate. Mentre i produttori cercano di recuperare le perdite e proteggere il resto delle loro coltivazioni, cresce l'incertezza per la vendemmia 2024 e per il futuro della produzione di Champagne. Di conseguenza, aumentano gli interrogativi su come le condizioni attuali influenzeranno la qualità e la disponibilità di Champagne negli anni a venire.

Un maggio devastante e le preoccupazioni per il futurofoto_1.jpg

Le prime settimane di maggio hanno inflitto un colpo durissimo ai vigneti in Champagne. Dopo le gelate di aprile, che hanno costretto i produttori a interventi straordinari per proteggere le viti, una serie di violente grandinate ha aggravato la situazione. Tra i villaggi più colpiti, Trélou-sur-Marne, Passy-sur-Marne e Barzy-sur-Marne, nella Vallée de la Marne: qui i vigneti sono stati gravemente danneggiati sia dalle grandinate che dalle piogge intense che hanno distrutto foglie e gemme in crescita, lasciando in certi casi solo i legni delle viti.

Il 12 maggio, una forte tempesta ha colpito duramente la zona che va da Riceys a Vitry-Le-Croisé, passando per Neuville e Landreville, nella Côte des Bar, la zona più meridionale di produzione dello Champagne. Chicchi di grandine del diametro di 5 cm hanno devastato circa 500 ettari di vigneti, con danni variabili dal 10% alla perdita totale della produzione. Una successiva grandinata il 27 maggio ha infine colpito le zone di Loches-sur-Ource, Essoyes e Chacenay.

Secondo il Comité Champagne, il maltempo di maggio ha compromesso la produzione di Champagne per un equivalente di 8 milioni di bottiglie, per un valore di 147 milioni di euro. Circa 1.800 ettari totali sono stati colpiti dalle grandinate, e su 1.000 di questi le perdite sono state pressoché totali. La produzione potrebbe essere nulla nel 3% dei vigneti della regione.

Le previsioni per i prossimi mesi

foto_5.jpg

Le stime del Comité Champagne indicano danni estremamente ingenti. Con uno sguardo rivolto alla vendemmia, i produttori in Champagne dovranno prepararsi ad ulteriori sfide climatiche: la combinazione di grandinate e piogge intense ha creato un ambiente favorevole alla diffusione della peronospora, destando preoccupazione per le ripercussioni che potrebbero manifestarsi anche nelle prossime stagioni, a partire dalle operazioni di potatura invernale. Le operazioni di recupero e gestione delle vigne danneggiate saranno quindi cruciali per limitare le perdite dei prossimi mesi prima della vendemmia.

Le previsioni indicano che la produzione complessiva per l’anno 2024 sarà significativamente ridotta, con un impatto inevitabile sulla quantità e sulla disponibilità di bottiglie di Champagne per i prossimi anni. Tuttavia, c'è ancora speranza di mitigare i danni e preservare la qualità delle uve. I produttori dovranno adottare misure innovative per affrontare le sfide attuali, ma determinazione e ingegno, suggeriscono che, anche in un'annata difficile, è possibile produrre grandi vini. Lo sforzo dei viticoltori, che hanno già superato numerose avversità nel corso della storia in Champagne, sarà fondamentale per garantire che anche la vendemmia 2024 possa dare vita a Champagne eccellenti.

Ogni bottiglia è il frutto dell’impegno e di una tradizione enologica che resiste anche nelle annate più problematiche, riuscendo a trasformare le sfide in opportunità e riuscendo a mantenere gli elevati standard di qualità che esaltano il valore della denominazione nel mondo.

Celebrando il lavoro e la dedizione dei produttori della regione, ecco alcuni Champagne che vi consigliamo di provare.

foto_4.jpg

Un Blanc de Blancs 100% Chardonnay del lieu-dit “Au dessus du village” a Brouillet, nel cuore della Vallée de l’Ardre. Vinificazione in fût de chêne e affinamento di almeno 24 mesi sui propri lieviti.

Frutto dell’assemblaggio del 70% Meunier, 20% Chardonnay e 10% Pinot Noir, è composto da almeno il 30% di vin de réserve, invecchiati con il metodo solera.

60% Chardonnay e 40% Pinot Noir da uve raccolte da vigne coltivate nei Grand Cru di Verzy e Verzenay, nella Montagne de Reims. Annata 2012, l’affinamento è di almeno 8 anni.

foto_2-1.jpg

È il simbolo del Domaine prodotto a tiratura limitata per sole 1550 bottiglie. Si tratta di uno Chardonnay in purezza, prodotto da uve di un’unica parcella e da una sola vendemmia, la 2015. Affinamento sui propri lieviti per almeno 5 anni.

100% uve Pinot Noir da vigne di un’unica parcella ad Arrentières, nella Côte des Bar. Blanc de Noirs di grande personalità.

Un Côteaux Champenois Rouge, ovvero un vino rosso da uve 100% Meunier. Vinificazione in acciaio (33%) e in fût de chêne (67%) con affinamento di almeno 24 mesi prima dell’imbottigliamento.

Scopri tutti gli Champagne NOVITA' della collezione GLUGULP!, clicca QUI