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Vendemmia 2023 in Champagne: le impressioni tra sfide e successi

Rigorosamente a mano e senza l’utilizzo di macchine, la vendemmia in Champagne è un momento di grande lavoro che coinvolge circa 120.000 vendemmiatori impegnati nei 34.000 ettari della denominazione.

Iniziata ufficialmente il 4 settembre secondo il calendario assegnato dal Civc (Comité interprofessionnel du vin de Champagne) per ogni cru e vitigno, la vendemmia 2023 in Champagne si sta rivelando un’annata più complicata del previsto e con molte peculiarità.

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La rete Matu, ovvero la rete di monitoraggio della maturazione delle uve costituita da vigneron volontari che collabora con il Comité Champagne, aveva già evidenziato a fine agosto, in concomitanza delle analisi sulle uve, le particolarità di questa stagione viticola, che inizialmente aveva fatto ben sperare grazie al fatto che fenomeni come gelate, grandinate e malattie del vigneto erano stati contenuti. Anche le temperature estive fresche sembravano aver marginato fenomeni di muffa, tuttavia il mese di agosto caldo e umido ha causato focolai diffusi di botrite.

Fortunatamente, come evidenziato prima dal Civc e poi dai vigneron impegnati nella raccolta, i grappoli in tutta la Champagne hanno raggiunto una quantità e un peso eccezionale mai visti (oltre 220 grammi in media) e hanno permesso un’attenta selezione in vigna a favore della qualità del raccolto, oltre alla possibilità di raggiungere senza difficoltà la resa fissata a 11.400 kg/ha.

In generale lo Chardonnay ha regalato maggiore soddisfazione dal punto di vista qualitativo soprattutto nella zona della Côte des Blancs, rispetto invece a Pinot Noir e Meunier che hanno destato maggiori preoccupazioni a causa del marciume principalmente in alcune zone della Vallée de la Marne e della Montagne de Reims.

È arduo dare una valutazione eterogenea sull’andamento della vendemmia in tutta la Champagne perché la situazione cambia da parcella a parcella, da terroir a terroir; possiamo affermare che quella del 2023 è una vendemmia nell'insieme complessa ma buona, ma per dare un giudizio sull’annata, bisognerà aspettare gli assaggi dei vin clair nei primi mesi del prossimo anno.

Mentre la vendemmia in Champagne prosegue e noi siamo impazienti di avere notizie più precise da chi è sul campo, vogliamo parlarvi di un’annata esclusiva, quella 2008 riflessa nella raffinatezza di Krug Clos Du Mesnil.

Krug Clos Du Mesnil 2008 – la purezza dello Chardonnay dell’annata 2008

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Krug Clos Du Mesnil 2008 è l’espressione più pura di un’unica varietà, lo Chardonnay, di un’unica vendemmia e di un unico appezzamento, un vero e proprio tesoro protetto da mura a Mesnil-sur-Oger.

Il 2008 è stato uno degli anni più freschi nella Champagne e uno dei meno soleggiati della regione in quasi cinquant’anni: contraddistinto da piogge frequenti durante la fase vegetativa e da un’estate secca, la maturazione è stata lenta e costante. La vendemmia si è svolta tra il 18 e il 21 settembre 2008 offrendo uve dalla freschezza intensa, preannuncio di vini espressivi e meravigliosamente strutturati.

Prodotto per sole 13.160 bottiglie e 500 Magnum, Krug Clos du Mesnil 2008 è rivelazione e conoscenza profonda della Maison Krug di un terroir d’eccezione, consapevole del suo valore intrinseco da esaltare e preservare nel tempo. Krug Clos du Mesnil 2008 è un Blanc de Blancs di una precisione ed eleganza rare, concentrazione vibrante, una potenza e struttura cesellata, accurata nei minimi particolari.

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